Smart working: cos'è e perchè le aziende stanno cominciando ad adottarlo

Il lavoro agile, chiamato anche smart working, diventa legge ufficialmente all'interno dell'articolo 18 presente nella legge n.81, approvato il 10 maggio 2017, che fissa le misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e del lavoro agile.

 

In cosa consiste lo smart working?

Di seguito, proponiamo il testo all'interno dell'articolo 18:

[...] promuovono il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Inoltre

 La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale [...]

I benefici dello smart working

Dato che il focus del lavoro agile si concentra sulla produttività e sul raggiungimento degli obiettivi lavorativi, piuttosto che sulla somma delle ore di lavoro passate in ufficio, si nota un aumento della motivazione e della soddisfazione dei lavoratori, una riduzione dell'assenteismo e un miglioramento dell'equilibrio casa-lavoro. Difatti si calcola che, considerando che uno smart worker lavori da remoto anche un solo giorno a settimana, è possibile guadagnare fino a 40 ore di produttività all'anno: tempo che potrà essere utilmente reinvestito.

Un ulteriore beneficio acquisito dal lavoratore è la riduzione dei costi e dei tempi di trasferimento, dato che è possibile, previo accordo con l'azienda, continuare a lavorare da remoto fino a 2 giorni alla settimana. In termini di tutela dell'ambiente, si parla di riduzione delle emissioni di CO2, riduzione del traffico e un miglior utilizzo dei trasporti pubblici. Basti pensare che, considerando che in media i lavoratori percorrono circa 40 chilometri per recarsi al lavoro e riprendendo l'ipotesi di lavorare da remoto per un giorno a settimana, si potrebbe risparmiare in termini di emissioni per persona 135kg di CO2 all'anno.

Infine non mancano i benefici per l'azienda stessa, come un management migliore degli spazi lavorativi, trasformando le postazioni fisse e gli uffici manageriali in spazi condivisi e ambienti dedicati alle riunioni, al tempo libero e alla collaborazione. 

 

Verso un futuro più smart (working) 

Per adesso le categorie di lavoratori che possono beneficiare di questo nuova organizzazione lavorativa sono i dipendenti appartenenti al settore relazione umane, IT e marketing. Sono in aumento le grandi imprese che promuovono progetti di smart working, tra le quali spiccano a Milano Vodafone, Zurich e Axa, mentre a Roma si nota Bnl e Bnp Paribas: sarà importante prestare attenzione alle cosiddette digital soft skills dei propri dipendenti, fondamentali se si vuole applicare il concetto di smart working in modo funzionale ed efficente, in particolare alla conoscenza digitale delle tecnologie che permettono la comunicazione dipendente-azienda. 


fonti

Il Sole 24

Smart Working: cos'è e come funziona in Italia

Il testo della Legge n.81