Approvata la riforma sui lavoratori distaccati

È stata approvata martedì 29 maggio la riforma riguardante i diritti e le disposizioni per i lavoratori distaccati, al fine di contrastare pratiche scorrette e di garantire una concorrenza leale tra imprese multinazionali. Gli Stati membri dovranno, entro due anni, adeguare le loro normative e integrare la nuova direttiva nel proprio diritto nazionale.


Quali sono le nuove regole?

Di seguito le modifiche apportate con la riforma:
  • Le imprese distaccatarie dovranno garantire ai lavoratori distaccati le stesse condizioni riconosciute ai dipendenti interni sulla base delle vigenti disposizioni legislative, regolamentari, amministrative e collettive;
  • A tutti i lavoratori distaccati si applicheranno le norme del Paese ospitante in materia di retribuzione;
  • È ridotto da 24 a 12 mesi il periodo in cui il dipendente distaccato mantiene il regime previdenziale del Paese di provenienza:
  • La durata del distacco fissata a 12 mesi può subire una possibile proroga di 6 mesi;
  • Al termine di tale periodo, il lavoratore può restare o lavorare nel Paese ospitante, sottostando all'intera normativa sul lavoro vigente in quello Stato;
  • Si dovranno applicare le norme sui periodi massimi di lavoro e minimi di riposo e sulla durata minima dei congedi annuali retribuiti.
In particolare verrà istituita una parità di trattamento riguardo alle norme sulla sicurezza, salute e igiene sul lavoro.



Fonte

Edotto.com